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COME ELIMINARE LA POLVERE E ALTRI BRUTTI PENSIERI

~ Il nuovo romanzo di Daniele Germani

Archivi della categoria: recensioni

Roberto Scarcella de “IL SECOLO XIX” recensisce COME ELIMINARE LA POLVERE E ALTRI BRUTTI PENSIERI

07 martedì Gen 2020

Posted by Daniele Germani in News, recensioni

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best books, books, I LOVE BOOK, letteratura, letteratura contemporanea, letteratura italiana, PSICHIATRIA, psicologia, RECENSIONE, romanzo psicologico, SECOLO XIX

polvere recensione secolo 7 01 2020 CON HEADER

 

Il secondo libro di Daniele Germani, genovese d’adozione

COME (NON) ELIMINARE I BRUTTI PENSIERI.  UN ROMANZO SUI CONFINI DELLA FOLLIA UMANA

È un romanzo, ma sembra un concentrato di sedute dallo psicologo, perché ti costringe a chiederti chi sei e dov’è il confine tra follia e normalità. Dove lo metti tu, dove lo mettono gli altri e se e quanto coincidono. E una risposta già c’è: quasi mai. A essere ottimisti.

Chissà se Daniele Germani, con il suo “Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri” (Spartaco Edizioni, 12 euro, 182 pagine), ha preso in prestito la formula di Nick Hornby di “Come diventare buoni”: un libro che nel titolo ha la parola “Come” fa vendere di più perché la gente ama sentirsi dire come fare una cosa, qualsiasi cosa.

Il controsenso è che Germani ha scritto un romanzo che non ha la struttura classica di un romanzo e non ha nemmeno l’ambizione e la supponenza di dirci come fare qualcosa, qualsiasi cosa. È piuttosto un flusso di domande e pensieri dei protagonisti che ti costringono a fare la stessa cosa, a entrare nel libro, ma ancor più spesso a uscirne, riflettere su quel che si legge e – ancor più strano – quel che non si legge.

Sono i nostri pensieri, le nostre domande. Perché i percorsi dei personaggi principali costringe a fare i conti con se stessi, non fosse altro per come vengono presentati, un uomo, una donna, un Pazzo, con quell’articolo determinativo che lascia tutte le strade aperte. Chi di noi almeno una volta non ha pensato di essere o diventare pazzo?

Un personaggio, il Pazzo, che vive a cavallo della Legge Basaglia, facendoci vedere la vita di un uomo finito dentro un manicomio e poi allo stesso modo risputato fuori, un personaggio che non mette filtri tra sé e il lettore, dandogli del tu e permettendo a Germani di indossare la maschera adatta, che gli permette di dire verità e sgradevolezze che in bocca ad altri personaggi creerebbero un immediato distacco.

Ad esempio: “In vent’anni ne ho conosciuti tanti che erano stati messi dentro da qualcuno della propria famiglia, perché la torta lasciata da spartire sarebbe stata troppo piccola se divisa in troppi”, oppure “Io non so che fine abbiano fatto tutti quelli che sono usciti da lì, so solo che non tutto va sempre come deve andare, che non tutti siamo speciali e che qualcuno deve pur pagare il conto”.

Ci sono poi le fissazioni: una nota stonata, un pugno sul naso, l’odore di gelsomino, una sonata di Schumann. D’altronde chi non ha da qualche parte, in superficie o nel profondo, la sua goccia d’acqua che gli batte nel cranio, che lo tormenta, che lo accompagna? Chi non ce l’ha alzi la mano.

Roberto Scarcella – Il Secolo XIX

© riproduzione vietata

La Lettrice Controcorrente consiglia COME ELIMINARE LA POLVERE E ALTRI BRUTTI PENSIERI come libro da regalare a Natale

22 domenica Dic 2019

Posted by Daniele Germani in News, recensioni

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arte, BASAGLIA, best books, books, LEGGE BASAGLIA, leggere, letteratura, letteratura italiana, lettura, libri, pazzia, psicologia, racconti, scrittura

In buona compagnia di autori come Paul Broks e Lev Tolstoj, “Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri” è uno dei 10 libri consigliati da La Lettrice Controcorrente

Qui il link originale

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Come eliminare  la polvere e altri brutti pensieri

Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri - Daniele Germani - Edizioni Spartaco

Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri di Daniele Germani (Spartaco) è un libro originale. Cosa succede ai pazienti dopo la legge Basaglia? È possibile provare empatia per un malato mentale? (LEGGI qui la mia recensione – ACQUISTA il libro)

Una bellissima recensione su Amazon di Letizia Rossi

02 venerdì Mar 2018

Posted by Daniele Germani in recensioni

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letteratura, letteratura italiana, libri, racconti, racconto, RECENSIONE, romanzo, scrittori, scrittori esordienti, scrittori italiani, scrittura, scrittura creativa

Non sono solito postare qui sul sito le recensioni di Amazon (che lascio alla pagina di Facebook), ma questa mi ha colpito molto.

Vi lascio un estratto a seguire e la recensione completa cliccando qui

Un caro saluto,

Daniele

“Scopro subito le mie carte: questo “Manuale” è un piccolo capolavoro. Parla d’amore, eppure non è una vera e propria storia d’amore. Parla di sentimenti ma è tutt’altro che un romanzo sentimentale. Sono due microcosmi, e la loro relazione, ad essere narrati.

Non è affatto una lettura “d’evasione”, questo “manuale”.

È troppo profondo e disincantato per farci banalmente sognare. Ci pone di fronte alla realtà, dando voce alla parte più scomoda dell’animo umano, quella che teniamo ben sepolta e siamo così bravi ad ignorare. L’ho trovato coraggioso e controcorrente.

Daniele Germani narra con una scrittura poetica e delicata, che quasi contrasta con la durezza della trama. È proprio questo che mi ha affascinata, assieme alla maturità con cui tratta le parole e plasma le frasi. Alcuni passaggi sembrano raccontare un dipinto, in altri ho trovato la musicalità di una melodia.”

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Daniela Sardella recensisce il MANUALE DI FISICA E BUONE MANIERE per La Gilda dei lettori

28 domenica Gen 2018

Posted by Daniele Germani in recensioni

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letteratura, letteratura italiana, lettura, libri, racconti, racconti brevi, racconto, RECENSIONE, romanzo, scrittori, scrittori esordienti, scrittura, scrittura creativa

Daniela Sardella recensisce il Manuale di fisica e buone maniere per La Gilda dei lettori

QUI LA RECENSIONE ORIGINALE

Guardando la copertina del suo Romanzo, dove è raffigurata una formula matematica, non avrei mai potuto immaginare di imbattermi in una storia d’amore. Una storia d’amore si, ma piena di paure, fragilità, disagi ed eventi che hanno segnato per sempre la vita dei due protagonisti. Una storia diversa, che non parla di romanticismo, ma che ti colpisce facendoti patire ogni attimo del racconto. Due ragazzi con storie differenti che hanno “segnato” il loro percorso, le loro scelte o se vogliamo chiamarlo il loro “destino”….

Lui un ragazzo chiuso con problemi relazionali, un tipo strano, che possiede un libriccino, che custodisce in maniera quasi maniacale, dove annota i suoi esperimenti bizzarri e lugubri, come gli esprimenti che portano alla morte del suo gatto.

Lei una brillante studentessa di Astrofisica, ma con un passato brutale, cattivo che le ha segnato non solo il resto della vita spezzandole la gioia e l’amore perfetto di una famiglia perfetta, ma che ha cambiato l’essere interiore che era, costruendo un muro tra se e i rapporti umani.

“Decise di non vivere, decise di nascondersi e ci riuscì, anche se per poco!!” Come ambiente perfetto Daniele Germani sceglie uno scenario poco accogliente, direi freddo, ma che lui sa descrivere così bene che ci dà la sensazione di percorrere gli stessi vicoli del protagonista. Luogo adatto per essere invisibile, ognuno vive la propria vita quasi come dei Robot. A quel ragazzo così silenzioso serviva solo mimetizzarsi tra la gente e tutto sarebbe andato nel verso giusto.

Ma ancora una volta si presentano situazioni strane…Uno strano incidente gli provoca Amnesia, ed essendo fuggito senza lasciare tracce, non lo cerca nessuno, nemmeno la famiglia e tutto ciò lo porta, forse senza volerlo, ad ottenere ancora più ciò che desiderava: essere invisibile!!

Poi lei, la stessa ragazza che lo ha portato a fuggire da tutto e tutti, dopo quel bacio lo sorprende e lo sconvolge in maniera ancora più forte.

La lettura è scorrevole e piacevole, mi ha saputo riportare indietro nel tempo. Durante la lettura si sono svegliati sentimenti forti che hanno fatto riemergere in me sensazioni e disagi che i protagonisti hanno provato: il sentirsi fuori posto nella stessa famiglia e le immancabili scelte, forse giuste o sbagliate, che hanno segnato il cammino della loro o nostra esistenza!

Vi invito a immergervi in questo splendido Romanzo dove Daniele Germani racconta un amore diverso, unico nel suo genere. Buona lettura a tutti voi!

Daniela Sardella

Teresa Anania recensisce il Manuale di fisica e buone maniere

28 domenica Gen 2018

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letteratura, letteratura italiana, lettori, libri, racconti, racconto, RECENSIONE, romanzo, scrittori italiani, scrittura, scrittura creativa

Teresa Anania recensisce per IL MONDO INCANTATO DEI LIBRI il “Manuale di fisica e buone maniere”. Qui la sua pagina Facebook e QUI LA RECENSIONE ORIGINALE

Romanzo d’esordio in cui già dalla copertina si può evidenziare la particolarità dello stesso. In bella mostra, l’equazione di Dirac, quella ormai conosciuta come Equazione dell’Amore, con la quale viene descritto in fisica il fenomeno dell’ entanglement quantistico, (definito da Einstein – fantasmodica azione a distanza), che afferma in pratica che ” se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo diventano un unico sistema. Quello che accade ad uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce.”

Il che rimanda anche in qualche modo all’Amore Platonico… Fisica e filosofia, ma non solo, si fondono quindi per dare vita a quel sentimento puro tanto ricercato che è l’Amore.   “Lo sapevi che -Amore- è una parola senza sinonimo? ….E’ una parola silenziosa, amore, che si proclama senza emettere suoni. La si può pronunciare anche solo sfiorando gli occhi di chi è davanti a te. Ed è proprio quando si tenta di urlare che si pecca di saccenteria…..”    

Oltre alla formula di Dirac, a colpire è anche il titolo…. Quale può essere il trait d’union tra Fisica e Buone Maniere? Nessuno apparentemente….almeno fino a che non ci si proietta all’interno del romanzo.  Un vero e proprio Bildungsroman in cui Scienza, Letteratura, Fisica, Astronomia e sentimenti si fondono interagendo ed intersecandosi sapientemente. Un’alchimia di elementi che rapiscono immediatamente l’attenzione del lettore.

Contrariamente a quanto ci si possa aspettare, non è comunque un romanzo rosa o d’amore in senso stretto. Due personaggi, un ragazzo e una ragazza, ai quali l’autore non attribuisce nomi e la descrizione della loro crescita psicologica  e della loro evoluzione fino all’età adulta. Due ragazzi in cui ognuno di noi può facilmente identificarsi e ritrovarsi. Possessori entrambi di un background personale parecchio doloroso e tormentato che si riaffaccia costantemente tentando di prevaricare e contro il quale lottare non è per nulla facile. Lotta che viene affrontata da entrambi in maniera diversa.

Lui è un personaggio freddo, anaffettivo,apatico e dalla personalità borderline. Un ragazzo angustiato che per testare la sua teoria sul paradosso di Schrodinger, secondo cui un gatto può essere vivo e morto contemporaneamente, finisce con l’uccidere il proprio gatto. Lei con un passato doloroso, forse mai superato, si porta dietro una serie di cicatrici nell’anima  che tenta in ogni modo di nascondere e superare. Una personalità determinata a raggiungere i propri obiettivi.  Diversi ma profondamente simili e legati da uno stesso destino: imparare a fare i conti con la solitudine, quella solitudine in cui cercano bramosamente la felicità certi quasi di averla trovata perché, in fondo, non ne conoscono altra.

“…..La mia solitudine era serenità. La mia misantropia era stabilità. Ero soddisfatta. …..La mia vita era andata come doveva andare….. avevo dedicato tutte le mie energie esclusivamente a me stessa…….”     Due vite che si incontrano  per caso ma che finiranno con l’intraprendere strade differenti; lui per paura di abbattere le sue mura fuggirà a Londra facendo perdere le sue tracce. Lei, continuamente tormentata dai suoi fantasmi, appare comunque meno “codarda” e molto più disponibile ad accettare e ad affrontare un cambiamento nella propria esistenza e decide di andarlo a cercare.

La narrazione è fluida,nitida, scorrevole, ben scritto , si legge d’un fiato e presenta un finale che non ti aspetti.  Ti pervadono, leggendo, mille emozioni, sentimenti e stati d’animo.  Fa rabbia la testardaggine di lui ed intenerisce il bisogno che entrambi hanno di amare ed essere amati. Ti fa interrogare sul senso dell’esistenza umana e sul ruolo che gioca il destino nella vita di ognuno di noi e su quanto sia importante imparare a vivere intensamente; alcuni treni passano una sola volta e andrebbero presi al volo!

”  …La cometa di Halley passa ogni 77 anni …e in pochi possono vederla  per più di una volta nella vita.”    Ciascuno di noi è convinto di bastare a sè stesso, e a volte la paura di soffrire prende il sopravvento sui sentimenti generando profonda solitudine in giganti con i piedi d’argilla; ma in fondo nulla accade per caso, neppure il dolore, anche rinchiudersi per non soffrire è il meccanismo di difesa istintivo  più facile da adottare. Ma sappiamo che l’Amore è in grado di muovere il mondo, occorre solo avere il coraggio di rischiare…

Un romanzo denso e intenso, coinvolgente e accattivante dalla prima all’ultima pagina; da tenere a portata di mano, da leggere, rileggere, da assaporare pienamente e le cui parole ti restano tatuate dentro riecheggiando magnificamente nella testa e nel cuore….

Teresa Anania

Laura D’Angelo recensisce il MANUALE DI FISICA E BUONE MANIERE

06 mercoledì Set 2017

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letteratura, lettura, MANUALE, RECENSIONE

QUI LA RECENSIONE ORIGINALE

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Laura D’Angelo, la giornalista che mi ha intervistato durante la premiazione del Premio San Salvo, recensisce il MANUALE DI FISICA E BUONE MANIERE
Un libro che ha in copertina una formula matematica, una equazione che abbina lettere greche e segni e grafie scientifici. Non ci si aspetterebbe mai di stringere tra le mani una storia d’amore, un romanzo sull’amore e sulla vita, forse uno dei piú belli della nostra letteratura contemporanea.
Manuale di fisica e buone maniere è un libro gentile e allo stesso tempo lucidamente implacabile, un romanzo che abbina scienza e letteratura, per descrivere la drammaticità di una condizione umana bloccata nell’incapacità di vivere pienamente, o di vivere secondo la norma, secondo schemi, “leggi” e regole convenzionali, come i più fanno.
“É la storia di occasioni mancate” di un Lui e una Lei, accompagnati da un passato tragico, entrambi alla ricerca di una propria dimensione, o forse entrambi rassegnati ad andare incontro a se stessi e al proprio destino, nonostante i tentativi di determinare se stessi e la propria autenticità. Ecco che le leggi della fisica diventano sistema duale e speculare di interpretazione e di riferimento, una lente d’ingrandimento sotto la quale si riflettono e si definiscono i due protagonisti e la loro storia, come i pianeti e le orbite su una grande cartina del sistema solare, come i quanti in un sistema entropico e di riferimento, come su un moto rettilineo ed uniforme e le sue variazioni o sull’attrazione spazio-tempo.
Daniele Germani scrive un romanzo intenso, un romanzo permeato da una “scientificità” e da una poesia assolute.
Non è un caso che questa “dualità”, questa duplicità tra uomo e scienza, tra vita biologica e vita interiore, tra universo e io, tra leggi fisiche e moti del cuore si ripercuota in tutto il libro, nella strutturazione stessa dei capitoli ( correlati dalla numerazione tipica dei manuali scientifici e opportuna nomenclatura) e a cominciare fin dal titolo, lì dove un compendio normativo si abbina o antepone a un canovaccio di buone maniere, a un modus vivendi o leggi non scritte, che altro non sono che un tentativo per essere, o imparare a vivere.
E così, noi che pure siamo fatti di materia, ci sottraiamo al moto dei corpi perché influenzati da altre “leggi”, da forze invisibili e incomprensibili a cui non sappiamo opporci. “Il senso di colpa, l’odio, l’affetto, l’amore”, sono forze non osservabili, ma che regolano le nostre vite, che ci espongono alla vita e ci rendono vulnerabili, che ci mettono di fronte all’amore e soprattutto alla possibilità del dolore, e cercare di rinunciarvi equivale appunto ad una vita a metà, ad una “non-vita”.
Così come il gatto di Schrodinger e la scatola chiusa, a metà tra ”essere vivo” o “essere morto”, potenzialmente e apparentemente vivo o morto. Così come il cielo di Londra, senza stelle eppure pieno di stelle, o la cometa di Halley, che é visibile ogni 77 anni una sola volta per ognuno, ed é già passata, sotto un cielo di nuvole e carico di pioggia.
Ma così come le nostre vite sono influenzate da eventi incontrollabili, queste non sono determinate interamente da leggi ineludibili. C’é una possibilità di scelta, cui l’uomo non può sottrarsi, una minima possibilità.
 E qui arriviamo all’equazione di Dirac che descrive il fenomeno dell’entanglement quantistico, e che forse va oltre le azioni di ognuno e la vita stessa, la formula fisica dell’amore: “due particelle provenienti da uno stesso campo elettromagnetico, una volta liberate continuano a mantenere un legame tra di loro”. Ognuna continuerà ad influenzare l’altra anche se lontane e irraggiungibili, perché non saranno piú due sistemi distinti, ma ormai costituiranno un unico sistema.
Lui e lei, i protagonisti del libro di Germani, le cicatrici se le portano dentro. Ce l’hanno sulla pelle, l’una sulla mano e l’altro rappresentata da una gamba zoppicante, e ce l’hanno nella vita, in quella vita che è come un sistema entropico, in cui forse non bastano un manuale di fisica e uno di buone maniere, per vincere la solitudine ed essere davvero felici.
di Laura D’Angelo
***
crediti foto: Antonino Vicoli

san salvo d angelo

Libriamoci recensisce il MANUALE DI FISICA E BUONE MANIERE

03 giovedì Ago 2017

Posted by Daniele Germani in recensioni

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DANIELE GERMANI, letteratura, letteratura italiana, lettura, libri, manuale di fisica e buone maniere, RECENSIONE, scrittura

Ci sono vari blog e siti che recensiscono libri, ma Libriamoci è molto particolare.
In primis recensisce solo libri in cartaceo e inoltre, cosa più importante, stronca senza molti giri di parole gli autori che non sono stati di loro gradimento.

Al Manuale di fisica e buone maniere sono state assegnate 4,5 stelle su 5 e questo è stato un immenso piacere, nonché un onore.

Vi lascio alla recensione completa.

“Un libro profondo, intenso, romantico ma non mieloso, una storia che cattura il lettore perché fonde due elementi nuovi e non convenzionali per un romanzo, amore e scienza.
La forza delle parole contenute in questo romanzo è perfettamente equilibrata rispetto alla narrazione scorrevole e ricca di spunti e riflessioni autentiche e mature, frutto di menti intelligenti e intellettuali”

Qui la recensione originale di Chiara di Libriamoci

Manuale di fisica e buone maniere
Daniele Germani

“Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema. Quello che accade a uno di loro continuare ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce”.

La chiamano l’equazione dell’amore e, in effetti, questo principio fisico è applicabile a quel sentimento che, volontariamente o non, ordina e gestisce le nostre vite, l’infinita ricerca che, insieme alla felicità, caratterizza le nostre giornate.

“ Manuale di fisica e buone maniere”  inizia con il raccontarci la storia di due bambini, lei circondata da una famiglia che è il suo “sistema solare” e da cui prende tutta la luce e le buone maniere che le vengono insegnate, e lui, incompreso e ostacolato dalla famiglia perché attratto da quella fisica che vuole capire, come l’esperimento fallito di Schrodinger, che coincide con l’inizio dei suoi studi e delle sue teorie, memorizzate e impresse su un quadernino rosso.

Ritroviamo questo ragazzo schivo e riservato in una Londra dove è fuggito lontano da tutti, dalla famiglia che l’ha sottovalutato, da una ragazza che forse, in una testa di calcoli e razionalità, aveva messo in moto un sentimento nuovo e incontrollabile, capace di spaventare e di portare lontano…fuggire!

Una Londra che è il luogo dove un incidente gli causa un’amnesia grave, dove non ricorda più nulla e nessuno e dove, essendo fuggito senza tenere contatti, nessuno lo cerca.

“Quella era la sua strada, ora. Si sentiva slegato da tutto e tutti.

A dire il vero non si sentiva legato nemmeno a se stesso. Non riusciva a capire se provasse amore per se stesso o odio. Niente. Buio completo. Gli vennero in mente ancora corpi celesti e la gravitazione intorno agli astri. Lui era come un pianeta senza stella. Non gravitava intorno a nulla. Gli uomini gravitano sempre intorno a qualcosa, come i soldi, l’amore, il successo, le altre persone. Non riescono a fare meglio di questo. Vivono un’esistenza apparentemente libera, ma, alla fine, c’è sempre un’orbita prestabilita alla quale sono costretti a fare riferimento. Gli venne in mente questo esempio come se fosse un ricordo camuffato e lontano.”

Ritroviamo lei, incapace di resistere alla fuga di quel ragazzo che, con i suoi silenzi e i gesti controllati, ha saputo schiodarla dai principi prefissati a causa del suo passato, la ritroviamo in viaggio alla ricerca di quel ragazzo che, sulle scale dell’università, ha saputo unire due menti, due scienze, la fisica e l’astronomia e, purtroppo, ha toccato corde inaspettate.

“Forse Einstein avrebbe potuto inserire anche l’affetto, i sentimenti, chissà, forse l’amore, tra l’energia, la massa e il quadrato dell’accelerazione e quindi, grazie a noi, riformulare il suo principio della relatività ristretta.”

Una ricerca di se stessi che passa attraverso l’altro, che annulla tempo e spazio e che non si arrende di fronte alla lontananza e alle difficoltà, che unisce scienza e sentimenti in una formula destinata a durare e a condizionare la vita di due persone che, per così poco tempo, hanno fatto dell’alchimia, la base di una teoria personale tutta da scoprire.

Quando la razionalità è messa in discussione dall’interiorità, quando i sentimenti comandano sulla ragione, quando un contatto è capace di far esplodere il controllo su se stessi, nulla è in grado di fermare la potenza creata dall’aura magica che si crea attorno a due “particelle umane”.

Dirac ci provò a livello scientifico, noi siamo la prova che scienza e amore coesistono al netto di formule, diagrammi ed enunciazioni.

Un libro profondo, intenso, romantico ma non mieloso, una storia che cattura il lettore perché fonde due elementi nuovi e non convenzionali per un romanzo, amore e scienza.

L’armonia creata da questi elementi e da una storia ben strutturata e carica di diversità, come la maturazione  dei pensieri, la loro elaborazione e lo sviluppo che condizionano l’evolversi della storia, la rende diversa e coinvolgente per l’unicità di ciò che ci trasmette e di ciò che resta al lettore.

La forza delle parole contenute in questo romanzo è perfettamente equilibrata rispetto  alla narrazione scorrevole e ricca di spunti e riflessioni autentiche e mature, frutto di menti intelligenti e intellettuali.

I personaggi si scoprono lentamente grazie al racconto di episodi passati e della narrazione che avviene come se fosse frutto del pensiero dei protagonisti che non hanno un nome, una provenienza certa e che riusciamo a posizionare nel tempo grazie a due piccoli ma grandi dettagli.

La prima parte è raccontata da “lui”, la seconda da “lei” e infine le due parti si mescolano per chiudere una storia che tiene incollati alle pagine.

Un libro consigliato a chiunque e per il quale non so trovare nulla che non sia perfettamente ordinato e gradevole, alla vista, alla curiosità e alla lettura.

Una storia per la mente e per il cuore adatta a chiunque voglia lasciarsi andare in un viaggio di teorie e formule che si sposano con amore e sentimento.

“Non dimenticare mai che, se saremo più veloci della luce, diventeremo invisibili ma eterni”

 

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Elisa Santucci recensisce il MANUALE DI FISICA E BUONE MANIERE per Expartibus.it

18 domenica Giu 2017

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QUI LA RECENSIONE ORIGINALE

Di Elisa Santucci

In ‘Manuale di fisica e buone maniere’ ci sono lui e lei, volutamente senza nome. Solo lui e lei, due vite difficili con un passato duro da smaltire.
Si incontrano, si riconoscono, si perdono.

Ma come dice l’equazione di Dirac:

Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema.

Ed è questa l’essenza della loro storia.

Lei astronoma, lui appassionato di fisica che per non deludere la madre ha studiato giurisprudenza ma ha creato il suo personalissimo manuale di fisica, un quadernetto rosso con teorie a volte realistiche, a volte strampalate.

Si conoscono, si innamorano, forse, ma non riescono a darsi, la loro solitudine interiore è più forte di qualsiasi coinvolgimento.

Una storia a tratti dura, scritta sapientemente da un autore al suo primo romanzo. Una scrittura piacevole, con descrizioni quasi da film, tanto che si riescono a visualizzare i paesaggi e le situazioni narrate.

E, soprattutto, ti riesce a portare nell’anima tormentata di questi due giovani che avrebbero potuto essere felici se solo avessero osato vivere.

Se non ti troverò, potrò sempre raccontare alle mie menzogne appena nate che saremo ancora e per sempre due speranze mai smascherate, che potranno vivere ancora di illusione, carburante dei molti che si accontentano di sognare.

Eppure, chissà se mai ti troverò.

Ho paura di scoprire che non siamo altro che due mondi destinati ad orbitare lontani e contraddittori.

Nient’altro che due pianeti extrasolari, senza la loro stella di riferimento.

Due pietre che continueranno ad allontanarsi l’una dall’altra, trascinate dalla rassicurante certezza di dimenticarsi.

È un testo profondo e complesso che tratta, in particolare, l’aspetto psicologico di questi due ragazzi incapaci di vivere, se non da soli, il romanzo della scelta della solitudine, del non coraggio, dell’incapacità a non lasciarsi trasportare dalle onde.

In un linguaggio elegante e ricercato, intriso di termini e nozioni di fisica e di astronomia, senza però diventare né pesante, né nozionistico, l’autore ci accompagna, come in un viaggio, nella vita dei due protagonisti, alternandone la narrazione in prima persona.

Si legge velocemente e ti dispiace di essere arrivata all’ultima pagina.

Complimenti Daniele per questo splendido esordio.

 

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Irma Loredana Galgano recensisce il Manuale di fisica e buone maniere

26 venerdì Mag 2017

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letteratura, letteratura italiana, RECENSIONE, romanzo, scrittura

Recensione originale QUI a cura di Irma Loredana Galgano (© 2017, Irma Loredana Galgano.)

Il racconto delle occasioni di vita perdute in “Manuale di fisica e buone maniere” di Daniele Germani

Daniele Germani da Roma si trasferisce a Barcellona e da lì inizia il suo giro per l’Europa che lo porterà a vivere a Londra, in Irlanda e poi ancora in Spagna, a Madrid. Si immagina che questo suo “peregrinare” gli abbia consentito di vedere posti e gente nuova, assistere o vivere esperienze che altrimenti non avrebbe visto o fatto, ascoltato parole e suoni che altrimenti gli sarebbero risultati estranei… e dalla fusione di tutto ciò che sembra nascere l’idea e la realizzazione di Manuale di fisica e buone maniere edito lo scorso anno da David and Matthaus. Un libro che è al contempo un compendio e un tripudio di idee nozioni e riflessioni. Il racconto, appunto, delle occasioni di vita perdute.

I protagonisti sono Lui e Lei, la loro travagliata vita, le esperienze, l’incontro e l’abbandono, il ritrovarsi e il perdersi di nuovo… ma la trama del libro di Germani è tutt’altra cosa rispetto a un romanzo d’amore. È un manuale che fonde scienza e letteratura, fisica e sentimenti. È il racconto del vivere con disagio l’esistenza sul nostro pianeta. Lui, con la sua personalità borderline, i suoi tormenti, le crisi e i “colpi di testa”, il fallimento dei sentimenti e l’incapacità di reagire con forza alle avversità della vita. Lei, con il tormento di un triste segreto nel suo passato che combatte cercando di cancellare o quantomeno nascondere le cicatrici evidenti e quelle invisibili e riesce a raggiungere i suoi obiettivi e a superarli. Due persone e due personalità “differenti”, “diverse”, che hanno dovuto imparare da sole a stare al mondo perché entrambe, anche se per ragioni dissimili, sono state sempre incomprese, derise, denigrate, rifiutate.

Leggi anche – Esiste una realtà che dipende solo da noi? “Io e Henry” (Marcos y Marcos, 2016). Intervista a Giuliano Pesce

Un libro delicato Manuale di fisica e buone maniere di Daniele Germani che conquista il lettore in punta di piedi per la sua storia, i protagonisti ma anche per le riflessioni indotte sul mondo, sui suoi abitanti e soprattutto sulle loro menti. Una scrittura dolce che a tratti si fa ancora più morbida, fluida. Le lettere si arrotondano e si modellano sui sentimenti dei protagonisti e ne viene fuori una lieve “poesia in prosa”.

«Più camminava, più ogni passo e ogni metro, ogni pensiero e ogni piccola scoperta sulla sua natura lo rendevano una maschera tragica di se stesso.»

Le nozioni di chimica, fisica e quantistica inserite nel testo e le riflessioni di Lui in proposito aprono la mente di chi legge verso la consapevolezza, spesso dimenticata, del proprio essere “fisico”, di quanto i nostri pensieri azioni sentimenti accadimenti… incidano direttamente sul nostro corpo che non è cosa diversa e distinta dalla nostra anima nella quale, anche per un retaggio ideologico religioso, si pensa alberghino sentimenti ed emozioni. Ci rammenta l’autore, per tramite del protagonista, la loro stretta relazione e correlazione con la chimica del nostro corpo, del nostro essere… fisico.

«Quella formula, così strana, era una dichiarazione d’amore complicata e romantica, che qualcuno aveva adattato al mercato dei sentimenti.»

Manuale di fisica e buone maniere è un libro non particolarmente lungo, di poco oltre centosettanta pagine, ma incredibilmente intenso, maturato nelle esperienze di vita vissuta, le stesse che originano quella strana alchimia per cui ci si scopre, quasi senza saperlo o volerlo, felici o scontenti di stare al mondo, di vivere un’esistenza in cerca di riscatto oppure sopravvivere in un’altra sentendosi una particella apolide alla ricerca continua della sua metà, illudendosi di riuscire a trovare il ricongiungimento inteso come unica via al rasserenamento. Senza dubbio alcuno Daniele Germani ha scritto un romanzo che non è semplicemente il racconto di una storia. È un libro con un senso e uno scopo. Valido e riuscito.

Source: Si ringrazia Andrea Carnevale dell’Agenzia Letteraria Edelweiss per la disponibilità e il materiale

Disclosure: Fonte biografia autore quarta di copertina

© 2017, Irma Loredana Galgano. Ai sensi della legge 633/41 è vietata la riproduzione totale e/o parziale dei testi contenuti in questo sito salvo ne vengano espressamente indicate la fonte irmaloredanagalgano.it) e l’autrice (Irma Loredana Galgano)

Cronache dal Silenzio recensisce il “Manuale di Fisica e Buone Maniere”

19 venerdì Mag 2017

Posted by Daniele Germani in recensioni

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Tag

letteratura, letteratura italiana, libri, manuale di fisica e buone maniere, RECENSIONE, romanzo, scrittura

Di solito non commento mai una recensione, ma mi limito a riportarla sul mio sito così com’è. Questa volta però quella di Cronache dal Silenzio merita un’eccezione. Cronache dal Silenzio è un punto d’incontro e di divulgazione scientifica di alto livello; il suo ideatore e curatore Luca (astrofisico esperto e passionale) ha deciso di leggere il Manuale senza pregiudizi verso formula di Dirac presente in copertina, formula (riportata volutamente in maniera errata) che così tanto ha fatto “infuriare” gli addetti ai lavori. Voglio quindi ringraziarlo di cuore per la sua apertura mentale e la sensibilità che ha dimostrato. Grazie Luca, mille volte grazie,

DG

cronache dal silenzio

Recensione originale QUI

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Prendendo in mano il libro d’esordio di Daniele Germani “Manuale di Fisica e Buone Maniere“ la prima impressione è quella di avere di fronte un libro di divulgazione scientifica, di cui non si capisce bene il titolo (che c’entrano le buone maniere con la fisica?). Si apre il libro e l’impressione sembra confermata dai titoli dei capitoli “Sulla dispersione del calore e dell’energia”, “Sul moto rettilineo uniforme e sull’attrazione nello spazio e nel tempo”, tanto per fare qualche esempio. I paragrafi sono poi numerati nel classico modo dei libri scientifici I.1.1., I.1.2, e così via, e l’impressione sembra essere confermata con decisione ancora maggiore. Ma allora, quelle buone maniere?

Iniziando la lettura del libro, si comprende immediatamente di avere di fronte qualcosa di completamente differente. La fisica c’entra molto, le buone maniere anche, ma Il Manuale è una storia d’amore, un romanzo di formazione di un ragazzo ed una ragazza appassionati, ognuno a modo suo, di fisica e di astronomia. Entrambi hanno un passato estremamente travagliato e segnante, che gli impedisce di vivere serenamente su questa Terra, ma che li lega strettamente in una storia estremamente sentita e travolgente dal punto di vista emotivo, ma al contempo dettagliata e studiata dal punto di vista psicologico. Non certo un superficiale romanzo rosa, ma un romanzo profondo e complesso, che narra innanzitutto di uno sviluppo psicologico, di un’evoluzione dei personaggi verso la loro maturità.

Non preoccupatevi, se lo state pensando, non si tratta assolutamente neanche di un faticoso romanzo psicanalitico stile “La Coscienza di Zeno” o di un sofferto romanzo russo dell’800. Daniele Germani, autore esordiente ma già ben maturo dal punto di vista letterario, attinge continuamente al linguaggio della fisica e dell’astronomia in questo romanzo assolutamente travolgente, mescolandolo alla storia di questi due ragazzi in uno stile di scrittura assolutamente raffinato, elegante e coinvolgente.

Chiunque di noi può essere un “lui” o una “lei” di questo romanzo, fin dalle prime righe ci si appassiona e ci si affeziona alla loro storia, identificandosi facilmente nel loro modo di essere e di capire il mondo. Difficilmente riuscirete a staccarvi e a non leggerlo tutto d’un fiato!

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