Se sono secondi o anni poco importa. Notti di dubbi e fantasie, notti di certezze e di verità, sono queste le notte che ci accompagnano, sempre, da sempre, che ci faranno compagnia per il resto del…
Sorgente: INTERNO NOTTE – La notte degli altri
14 lunedì Nov 2016
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inSe sono secondi o anni poco importa. Notti di dubbi e fantasie, notti di certezze e di verità, sono queste le notte che ci accompagnano, sempre, da sempre, che ci faranno compagnia per il resto del…
Sorgente: INTERNO NOTTE – La notte degli altri
20 giovedì Ott 2016
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inRestare, affidandosi a parole incise su plastica, a parole che l’elettricità porta a te e le rende vere, questo il destino di chi crede e crede di.
Questo il destino, che alla rima preferisce prosa e righe tra le righe e che il vento, lieve, porta con se. proferire la non certezza, promettere incauti equilibri, rinunciare all’ossigeno che credi vitale.
Ma questo è il destino, questo è il destino delle parole incise su plastica, sulla plastica e nella luce, scritte da altri cuori, elaborate da altre mani e ripetute quasi a vergogna, quasi a convincersi che siano proprie, che siano nostre, e adeguate.
In fretta e fluidi, ed è paura e millanteria, è spacciare sicurezza per volontá; è volare alto senza grandi ali, è vincere il terrore e lasciare il bordo amico, verso un perchè, un chissà, non sono io ad essere lieve.
Niente è tutto e qualcosa è il nulla. è sentir cader la neve se agosto poi è alle porte, è vedere lo scoglio se si naufraga nella notte, è sorridere in un sogno se si viene mal destati.
La notte è alle porte e la verità è sulle labbra, mai pronta, sempre vigile; vive poi di questo, una parola incisa sulla plastica.
20 giovedì Ott 2016
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inle finanze e gli sconti dell’anima ci avvertono che peccare costa poco ormai, poco davvero. e ci si trova a capitalizzare i ricordi, a metterli da parte come monetine e come monetine torniamo a contarli ogni volta abbiamo bisogno, in maniera attenta, dividendoli, dai più importanti a quelli meno valorosi e di meno valore.
i ricordi sono come quelle monetine, quelle che ci troviamo in tasca la sera e che mettiamo in un salvadanaio, che teniamo su una credenza, che guardiamo distrattamente, che a volte nemmeno ricordiamo di avere… eppure quando ci occorrono sono lì, a prendere forma e tintinnare, e ci sediamo, apriamo le porte dell’anima e iniziamo a catalogarli.
i ricordi da un centesimo sono sempre di più, e sono quelli che si rischia di dimenticare, che non valgono poi molto, che poi non sono così importanti, sono quei ricordi che perdiamo al bar, sotto il bancone, quando ci cadono di mano e nemmeno perdiamo tempo a cercarli, tanto sono da un centesimo, pensiamo, non sono importanti.
e forse non lo sono davvero, altrimenti non li lasceremmo fuggire via così, non lasceremo che si perdano, perdendo valore, finendo per anni nascosti sotto un manto di polvere e sporcizia. forse è vero che i ricordi da un centesimo non valgono poi nulla.
ma c’è chi ha solo quelli, chi non può mica permettersi ricordi ricchi, chi non ne ha mai avuti, chi non ne ha mai voluti, chi li ha venduti o svenduti. i ricordi più importanti sono per pochi, e poco conta se chi ne ha solo da un centesimo poi li fa valere come se fossero ricchi, perchè sono i nostri ricordi e ci facciamo quello che…
e dimenticare è facile, basta non ricordare. canta la radio, canta la mia memoria, canta chi per me ha dato parole e chi è presente in quel salvadanaio.
è facile dimenticare quando non si ha altro da fare. quando vivere diventa un peso e quando guardarsi allo specchio è difficile.
è facile dimenticare quando un centesimo ci si infila in quella fessura, e lo lasciamo lì per sempre, perchè non importa poi molto averlo con noi.
è facile dimenticare quando i ricordi ricchi sono monete talmente pesanti da non entrare nemmeno nella fessura del nostro salvadanaio.
questa è per te, che hai dimenticato, che non leggerai mai. che sei vicina a me ma talmente lontana che non sento più il tuo respiro. è per te e per me, che sono monete preziose, ricordi dolci e amari.
è per te, per le tue scelte. per chi ti ha fatto del male, per il male che dopo hai dato in cambio, solo perchè troppo sola, senza nessuno per poter creare un ricordo fatto di gioia.
è per te e per le tue parole, per le tue riflessioni profonde, per il tuo qualunquismo e per i tuoi sorrisi accennati e per gli abbracci a metà e per le lacrime che non bagnano la faccia ma rigano dentro.
è per te e me.
e non sarà mai abbastanza.
20 giovedì Ott 2016
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inLe foro e il video integrale della presentazione in anteprima del romanzo “Manuale di fisica e buone maniere” presso la Libreria San Graal
Relatrice Sara Deodati
Lettura di alcuni passaggi drammatizzata dall’attore Gianpiero Catallo
Foto di Claudio Lanzi