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COME ELIMINARE LA POLVERE E ALTRI BRUTTI PENSIERI

~ Il nuovo romanzo di Daniele Germani

Archivi tag: autori contemporanei

Progetto Medea recensisce COME ELIMINARE LA POLVERE E ALTRI BRUTTI PENSIERI

01 domenica Dic 2019

Posted by Daniele Germani in News, RECENSIONI POLVERE

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autori contemporanei, BASAGLIA, books, LEGGE BASAGLIA, leggere, letteratura, letteratura contemporanea, letteratura contemporanea italiana, letteratura italiana, RECENSIONE

qui la recensione originale

 

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Grazie a Erika Di Giulio per la bella recensione

Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri

copertina germani.aiQuesto è un romanzo che non si può raccontare. Lo puoi attraversare, passarci dentro e sentirlo piano, perché fa male. È la storia di una donna, di un uomo e di un pazzo. Senza nome. Il racconto della nostra vergogna e di tutto ciò che abbiamo preferito lasciare sul fondo, scomodo, complicato, eccessivo, emotivamente poco raccomandabile. La nota stonata di una melodia che stride e si incanta sul terreno accidentato di una gigantesca rimozione. E ci sono grida silenziose là sotto, parole di burro, denti stretti, membra offese, bolle di sapone nello stomaco, notti di ferro e acqua nella testa. E un olezzo invadente di morte e dolci ossessioni, portato dai gelsomini.

Il Pazzo è tutti e nessuno, ombra al litio di se stesso e caleidoscopica presenza-assenza, il buio alle otto di sera per vent’anni. A sciogliersi sul fondo di quelle vite che si rincorrono e che da sempre gli appartengono. E gliele vogliono portare via, razza di stolti per davvero. La donna è madre e moglie, in realtà avrebbe voluto solo suonare il pianoforte. L’uomo vive con il vizio di farsi domande, nel desiderio frustrato di comprendere ed essere compreso e nell’attesa biblica di un gesto mai arrivato. Nel frattempo gli si è marcito tutto lo spartito, o poco ci manca.

Germani mette in fila esistenze di reclusione al palo di una routine omicida che ha sterminato velleità, desideri e speranze, generando un mare di rimpianti. Anime sbagliate, sottovoce perché matte, matte perché sottovoce. Vittime sacrificali e catatoniche della società incivile e di un’istituzione totale che li ha condannati all’orrore e alla reclusione fisica, mentale, identitaria. Improvvisamente liberi in nome della legge Basaglia, infine abbandonati al proprio destino e dimenticati. Diversi, soli, malati, impulsivi, fragili, sentimentali, poveri, omosessuali. Non sono mai stati al mare, hanno avuto figli, mogli e mariti. Hanno comprato un’automobile, studiato chimica, progettato ordigni, interrotto gli studi, cucinato una catarsi (im)possibile, ululato alla notte che non ha portato consiglio. Sono morti, in un giorno d’inverno. Succede che quello che c’è dentro, là fuori nessuno lo vuole vedere. Ma chi sono allora i pazzi?

Isolamento, incomunicabilità, mancanza di empatia, alienazione. Ed ecco che il privato diventa sociale, il piccolo grande, il singolare collettivo. Ecco che i piani si confondono, e i volti sfilano e si danno il cambio senza soluzione di continuità e Germani li accompagna con tutto il rispetto, la precisione e la delicatezza di chi si è messo in ascolto e ha braccia grandi. Perché la polvere della follia non te la puoi levare di dosso, resta attaccata come una seconda pelle, tipo quella del cruscotto della macchina o quella invisibile della fabbrica che scarica sulla città, magari mentre dormi, così non te ne rendi conto. E va conservata, resta tutto ciò che hai.

Vorace nei dettagli e fatalmente sinestetico, questo romanzo mette a nudo un tragico turbamento, lavorando con l’accetta al disvelamento inesorabile e profondo di opinioni e codici, articolati in tutta la loro criticità e ridotti all’osso dell’inadeguatezza. Si spinge senza paura negli abissi della luccicanza, solleticando un colpevole imbarazzo, e ci lascia qui, a rifarci il senno, tremanti nelle nostre certezze, a riflettere su tutti quei pregiudizi di sanità e conformità che regolano i meccanismi relazionali, indotti, giudicanti e folli per davvero.

Erika Di Giulio

 

Titolo: Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri

Autore: Daniele Germani

Casa Editrice: Edizioni Spartaco, 2019

Pagine: 192

Recensione di A TUTTO VOLUME – LIBRI CON GABRIO di “Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri”

19 lunedì Ago 2019

Posted by Daniele Germani in News, RECENSIONI POLVERE

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autori contemporanei, autoriemergenti, autoriitaliani, BASAGLIA, LEGGE BASAGLIA, leggere, letteratura, letteratura contemporanea, letteratura contemporanea italiana, letteratura italiana, lettori, lettrici, pazzi, pazzia, PSICHIATRIA, psicologia, RECENSIONE, romanzo, romanzo psicologico, romanzoitaliano

La bellissima e accurata recensione di A TuttoVolume – Libri con Gabrio di “Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri”.

La recensione originale la potete trovare qui

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Recensione
Un libro che affronta una tematica molto delicata e particolare: la pazzia. L’autore, Daniele Germani riesce a raccontarla nel miglior modo possibile, ossia con grande umanità, mistero ed insinuando in noi alcune domande, tra cui la principale: “i veri pazzi chi sono?”

All’interno del romanzo si fa la conoscenza di tre personaggi: un uomo, una donna e un Pazzo.

Tutti e tre hanno le proprie vite, il proprio vissuto ricco di tormenti, dubbi, angosce e specialmente rimorsi. Hanno compiuto determinate scelte che hanno causato loro di trovarsi a vivere, ora, la vita che non desideravano e che li annienta.

“Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri” è forte, a volte crudo e diretto, ma mai eccessivo o esagerato. Tutto è ben equilibrato, le parole sono dosate, a volte poetiche, infatti la penna di Daniele Germani ha un non so che di melodico, di soave. Mi sono ritrovato spesso a leggere dei passaggi a voce alta, dato che si prestavano molto a ciò (tra cui la pagina 30: è fantastica, superlativa), grazie alla loro delicatezza ed intensità.

L’autore ha una scrittura che conquista, che trasporta ed incanta. I passaggi che meriterebbero di essere tenuti a mente e sui quali riflettere sono davvero tanti. Forse è proprio questo uno degli intenti del libro di Daniele Germani: farci riflettere, ma oltre sulla storia e sui personaggi, anche dentro di noi. Ho avuto spesso la sensazione che volesse come farci compiere un viaggio in noi stessi tramite i tre protagonisti, dopo aver provato a capire le loro posizioni.

Si percepisce chiaramente la sofferenza dei personaggi presenti, il loro dolore, la loro insoddisfazione e la loro voglia di rivalsa, sono come alienati, ognuno a proprio modo e svuotati dentro. A volte ho anche pensato che non possedessero neppure le forze per reagire ed avessero ormai perso le speranze, ancorati spesso al loro passato, ai loro sogni infranti.

Ho trovato interessante anche come i “20 anni” si ripetessero spesso durante i capitoli.

Durante la lettura ci si accorge dell’importanza fondamentale della mente umana e di come, a volte, possa essere complicata e contorta. Di come non sempre vada per la stessa strada del cuore, ma percorra un tratto differente.

Ogni tanto il libro è talmente profondo ed intenso che richiede di fermarsi un attimo per riflettere, per analizzare meglio la situazione, il passaggio letto. È come se ci invitasse a metterci in gioco rispondendo a delle domande e provando a far luce in noi stessi.

Analizzare, studiare, osservare i tre personaggi da fuori è, a volte, più complicato e difficile di come possa sembrare. Infatti mi sono posto, spesso, varie domande su di loro, oltre a chiedermi come mi sarei comportato in quelle situazioni. Un libro da leggere con calma, molto profondo, a tratti complesso che mette in gioco tanti lati dell’essere umano.

Ne consiglio la lettura a chi ama la scrittura raffinata, intensa e che non abbia timore circa l’argomento che tratta.

“Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri” attraverso tre personaggi ci fa scoprire la pazzia, la scardina e ci insinua dubbi di vario genere. Leggerlo, però, ne vale la pena.

“…Per concludere, mi hanno detto che sono Pazzo, me l’hanno fatto capire in tutte le maniere possibili, certificandomelo, urlandomelo, picchiandomi e immergendomi la testa sott’acqua e, sapete cosa? Io parlo solo sottovoce e sono Pazzo, sì, lo sono. Ma mi ci avete fatto diventare voi.
Ed era ora di restituirvi la cortesia.”

Trama
Una donna, un uomo, un pazzo. Lei ha un rimpianto, aver lasciato il pianoforte e la musica per dedicarsi al marito e ai figli. Lui è ossessionato da una nota stonata, che gli risuona nella testa e non gli dà pace. Il folle sta preparando una bomba, per annientare il padre che non l’ha mai accettato.

Siamo all’inizio degli anni Ottanta, la chiusura dei manicomi imposta dalla legge Basaglia del 1978 è l’occasione per esplorare il territorio complesso e accidentato del senno umano.

In un romanzo ardito nella struttura, i riflettori sono puntati sulla parola «guarigione», che implica il sacrificio di mondi immaginari costruiti come antidoto all’isolamento, all’emarginazione. L’impossibilità di un legame autentico con gli altri lacera i personaggi della storia. E così la vicenda letteraria di una malattia «mentale» esplode nel racconto intimo della malattia «relazionale».

Perché a volte i muri più difficili da penetrare, i più alti e i più spessi, sono quelli eretti da chi ci sta intorno. Ma i veri pazzi chi sono?

SCHEDA TECNICA
Titolo: Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri

Autore: Daniele Germani

Editore: Edizioni Spartaco

Collana: Dissensi

Pagine: 188

Prezzo: € 12,00

Uscita: 25 luglio 2019

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