• Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri
    • Acquista la tua Polvere e certi Brutti Pensieri
    • Leggi la prefazione
    • Dicono della Polvere e dei Brutti Pensieri – Recensioni
    • Stampa e media
  • Acquista la tua Polvere e certi Brutti Pensieri
  • Home e ultime notizie
  • Il manuale
    • Cos’è il Manuale
    • Leggi i primi due capitoli
    • Acquista il Manuale
    • Dicono del manuale – Recensioni
      • Stampa e media
    • COMUNICATO STAMPA DAVID AND MATTHAUS
    • Presentazione Colleferro 16 10 2016 – FOTO VIDEO
  • Contatti e social
  • BLOG PERSONALE
  • Biografia
  • Stampa e media

COME ELIMINARE LA POLVERE E ALTRI BRUTTI PENSIERI

~ Il nuovo romanzo di Daniele Germani

Archivi tag: blog

A TUTTOVOLUME LIBRI CON GABRIO – INTERVISTA ALL’AUTORE: DANIELE GERMANI

18 lunedì Mag 2020

Posted by Daniele Germani in RECENSIONI POLVERE

≈ Lascia un commento

Tag

BASAGLIA, blog, books, INTERVISTA, LEGGE BASAGLIA, leggere, letteratura, lettura, libri, pazzia

Grazie a A TuttoVolume – Libri con Gabrio per avermi proposto molte domande intelligenti alle quali ho tentato di rispondere in maniera altrettanto intelligente. Spero di esserci andato almeno vicino.
Daniele
 
 

QUI L’INTERVISTA ORIGINALE

Intervista

1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri”

Polvere, come lo chiamo per comodità, nasce al contrario di quello che uno si aspetterebbe nella lavorazione di un romanzo, ovvero dal titolo.

È una situazione che si era già presentata dal mio primo romanzo, il “Manuale di fisica e buone maniere”.

Ho costruito la trama partendo quindi dal titolo. L’idea di scrivere di emarginati, di persone che vivono ai limiti della società, a volte oltre questi limiti, l’ho sempre avuta. Volevo raccontare di come il potere costituito tenda ad appiattire le persone a dei canoni prestabiliti e di come esse cerchino in tutte le maniere di rifuggire a tutto ciò.

Spero di essere riuscito nel mio intento.

2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?

Bella domanda. Spero di rispondere al meglio. Credo audace, spiazzante e crudo.

3 – Ci racconti qualcosa del titolo?

Il titolo è un po’ articolato ed è il contenitore della stroria stessa. Ovviamente non posso entrare in dettagli altrimenti rischio di anticipare troppo. Posso però dirti (non ricordo se nel resto dell’intervista avevo già espresso questo concetto) che sono partito da lì. Come per il precedente “Manuale di fisica e buone maniere”, anche “Come eliminare la polvere e altri Brutti Pensieri” è un titolo che è parte integrante della storia, della trama.

Potrei considerarlo a tutti gli effetti un elemento orizzontale del testo, ricorrente, che si lega al lettore in continuazione, amalgamando personaggi, colpi di scena e finale, nonché il messaggio che ho cercato di veicolare. Solo alla fine si comprenderà appieno il perché di questo titolo così complesso e complicato, almeno a primo impatto, che poi viene ben svelato poco prima della conclusione.

Di opere che non sono legate al titolo stesso, di qualsiasi genere, che siano libri, film, canzoni e via dicendo, ma che hanno modificato il titolo in fase di edizione e produzione, ce ne sono a bizzeffe. In alcuni casi il titolo stesso ha creato anche un certo successo rispetto poi alla qualità del “prodotto”, in altri invece alcune titolazioni sono risultate infelici perché andavano a sminuire la qualità e distorcere le aspettative del pubblico.

Di certo quando presento un mio lavoro (anche se detta così parrebbe che la mia produzione sia sterminata, invece i miei romanzi pubblicati sono soltanto due), il mio è un pacchetto completo; testo più titolo e anche titolazione dei capitoli. Anche questi ultimi non sono modificabili in quanto funzionali alla storia stessa.

4 – Quali sono secondo te i tre elementi importanti quando si scrive un libro?

Direi che ogni persona che scrive ha un suo percorso, un modo di vedere la realtà e di restituirla, ma la restituzione al lettore a volte è complicata e magari non arriva a buon fine, o perché non si riesce a spiegarsi bene, a far arrivare il messaggio che si vorrebbe comunicare, o perché addirittura il testo resta incompiuto.

Io non mi sento uno scrittore, faccio questo per passione e nei ritagli di tempo come la quasi totalità di chi scrive e pubblica, ma forse proprio per questo posso individuare alcuni elementi fondamentali per arrivare a pubblicare con una casa editrice.

Il primo è essere sinceri con sé stessi e accettare, anzi, richiedere le critiche più crudeli e profonde al proprio testo e soprattutto passare attraverso un agente letterario. Sarà questo a indicare all’autore, sinceramente e soprattutto professionalmente, tutti i limiti tecnici e artistici.

Secondo poi, non cedere alla volontà di vedere a tutti i costi il proprio romanzo pubblicato e quindi ricorrere alle case editrici a pagamento. Ci sono centinaia di case editrici non a pagamento, anche piccole, che vaglieranno la qualità del testo. Se questo avrà possibilità di essere immesso sul mercato, allora questo avrà un valore anche artistico, perché nessun editore impegnerà le proprie risorse se non crede di poter rientrare dell’investimento, mentre una casa editrice a pagamento praticamente pubblicherà qualsiasi testo le verrà proposto.

Ultimo elemento, avere sempre e comunque in mente il finale della storia, che dovrà essere sempre legato al messaggio che si vuole comunicare. Questo perché la trama potrà cambiare, i personaggi potranno svilupparsi in maniera sorprendente e inaspettatamente ai propri progetti, ma il messaggio non dovrà mai cambiare, altrimenti si rischia di fare confusione e mollare tutto. Quindi si deve avere costanza nel riprendere sempre la trama sul contenuto, avendo il coraggio di danzare su quel filo sottile che è la trama.

5 – Come è nata la tua passione per la scrittura?

In sincerità non credo che sia nata in un momento ben preciso. Come ho sempre sostenuto, tutti noi abbiamo delle capacità che ci contraddistinguono dagli altri. Ci sono i matematici, chi ha manualità, chi invece sa scrivere, e ognuno esprime la propria personalità attraverso questa o quella peculiarità.

Io ho sempre scritto, sin da bambino. Ricordo già che alle elementari scrivevo temi lunghissimi e vere e proprie storie già suddivise in capitoli; ovviamente erano storie con personaggi infantili e trame decisamente traballanti, ma la fantasia già aveva la meglio sulla praticità.

6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?

In programma ci sono sempre libri, storie, progetti di scrivere il capolavoro del secolo, anche se poi a volte è difficile anche soltanto finire un racconto.

Lavoro e famiglia permettendo, vorrei concludere quella che credo sia una trilogia iniziata con i primi miei due romanzi, che parlano entrambi, secondo le mie intenzioni, di come le persone vengono schiacciate dalla pressione del sistema e di come esse tentino di scappare dagli standard troppo netti. Ci sto lavorando, ho già in mente la fine, il messaggio che voglio mandare e, ovviamente, ho già il titolo pronto, anche se ora è davvero presto per rivelarlo.

Spero di concludere la stesura entro il prossimo anno.

7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?

Questa è una domanda con la D maiuscola. In verità non saprei. Forse dovrebbe rispondere mia moglie Marianna, ma forse è anche meglio di no. Scherzo, ovviamente.

Credo di essere ormai un quarantenne come tanti, un po’ troppo pigro e indolente. Di certo sono diventato più cinico rispetto a qualche anno fa e forse questo è un gran bene.

Sicuramente sono un uomo preoccupato di base, avendo una bambina di tre anni appena, ma credo che qualsiasi genitore sia un po’ preoccupato ventiquattro ore al giorno.

8 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

In verità ce ne sarebbero davvero tanti. Forse il più interessante riguarda la fase creativa nel senso più stretto. Il pianoforte è sempre molto presente nei miei testi e questo perché ogni volta che scrivo ascolto sempre tanti pianisti. Il mio preferito è Ludovico Einaudi.

Quando scrivo mi impongo delle ore tassative di inizio e di fine, come tanti. Inizio quindi ad ascoltare questi pezzi e non appena entro nella giusta fase creativa, quando la musica riesce e colpire tutte le sinapsi giuste, allora inizio la scrittura. Non è mai capitato una sola volta di scrivere senza musica di pianoforte nelle orecchie.

9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?

Questa è una bellissima domanda, ma è difficile rispondere. Ci sono libri e autori ai quali sono legato perché mi hanno dato tanto in passato, ma che oggi a rileggerli mi danno quasi un po’ di fastidio. Una costante tra gioventù e oggi che ho più di quarant’anni è senz’altro Kafka (La metamorfosi e Il processo) e, per restare più leggeri, Nick Hornby (Non buttiamoci giù).

Forse però il mio preferito in assoluto resta Saramago (Cecità e Le intermittenze della morte), anche se di suo non sono riuscito a leggere ancora tutto. Leggo di tutto, anche se ora molto molto meno che in passato, causa il sempre meno tempo libero a disposizione.

10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?

Guarda è una domanda un po’ complicata. Ti spiego, fino ai 30 anni avevo una libreria degna di nota, con tutti i libri che si possono avere da ragazzo. Poi mi sono trasferito a vivere all’estero e quella biblioteca è andata persa. Da quando mi sono stabilizzato qui a Genova, quattro anni fa, ho iniziato a rimettere in sesto quella biblioteca che era andata persa negli anni.

Davanti il mio posto di lavoro c’è una bancarella di libri usati con la cesta di occasioni a 1€. Quasi tutti i libri che oggi ho in libreria vengono da lì, da quella cesta. In due anni di libri di occasione sto cercando di ricreare la mia libreria storica, anche se ci vorrà del tempo.

L’ultimo libro comprato è stato “UTO” di Andrea de Carlo, che fa parte dei miei libri giovanili, ma che non credo leggerò più e che forse verrà buono per mia figlia quando sarà adolescente, mentre l’ultimo che ho letto è stato un “Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni” di Jared Diamond, che però ho acquistato a prezzo intero.

Grazie di aver risposto alle mie domande

Alla prossima

Gabrio

INTERNO NOTTE – Comprate pure tutto quello che volete

05 giovedì Dic 2019

Posted by Daniele Germani in blog personale

≈ 1 Commento

Tag

arte, blog, compravendita, disonestà intellettuale

Potete comprare tutto quello che volete, se siete magari ricchi, o potete risparmiare per poter  comprare tutto quello che volete, se siete bravi e parsimoniosi.

Ma forse non vi resta altro che sognare di poterlo fare e quindi iniziate a sperare di vincere alla bella lotteria del cazzo, qualsiasi essa sia, per poter comprare tutto quello che volete.

Quante ripetizioni, già, quante e quanto è tutto così ridondante, eh? Eppure siamo sempre tutti pronti a sorbirci sempre le stesse cose e non ce ne crucciamo più di tanto. Sempre lo stesso identico libro, lo stesso cazzo di film ogni anno, la canzone con il solito bellissimo ritornello e no, non parlo del “cazzo di film di natale”, della canzoncina creata ad hoc e del ventiseiesimo romanzo dello stesso scrittore, stessi protagonisti, stessa trama, stesso successo. Io intendo il prodotto buono,  quello originale, che si chiama “d’autore”, sempre lo stesso, sempre che sorprende, sempre che “ohhhh”. Saranno cento anni che ci sbalordiscono ogni volta con il prodotto all’avanguardia, quello che sposta l’asticella dello stupore. Il libro con il titolo che lascia a bocca aperta, il nuovo taglio sulla tela o i soldati che sparano fiori nei loro fucili disegnati sul muro di qualche casa in Inghilterra.

Ogni anno, ogni giorno, ogni prodotto che “è un po’ più meglio dell’altro” ci stupisce, già. Ma cosa dovrebbe stupirci, in verità? Questa si chiama evoluzione derivata dalla noia, mica dalla voglia di creare qualcosa di migliore per chi sta lì ad aspettare.

Il mercato dello stupore quindi (e degli Autori con la A maiuscola, che siano scrittore, cinematografari, pittori o quello che vi pare) risponde al mercato vero e proprio, quello che una volta era baratto, poi quello “tira fuori i soldi e ballo quello che vuoi” e non quello astratto, inconsapevole e benigno che immaginiamo essere quello dell’arte.
Voi credete che io (per “io” leggi qualsiasi autore che crede di aver scritto il capolavoro dell’anno) scriva libri per migliorare il mondo, per rendere le menti più lucide, per tirare fuori chissà quale verità e illuminare chissà qualche anfratto del cazzo?

No, la verità è che i tuoi soldi e i miei soldi si mescolano all’ignoranza di chi crede che la cultura, l’arte, la sovrapposizione dei destini e gli impegni del quinto per le cazzate fatte da altre persone, siano nobili scoregge dell’animo da dover santificare, accudire, sperando che quando l’arcobaleno finsice, lì ci si trovi la salvezza dell’arte e dell’artista. Ma voi ci credete davvero? Alla fine non sono altro che elementi composti dalla stessa identica materia base che implica lo stesso identico procedimento industriale: la noia, la vera regina dello spettacolo, non genera profitti.

Beh, è così.

La prossima volta che andrete a balterare in giro che quel grande scrittore, quel fenomeno di regista o quell’altro genio di cantante ha scritto-cantato-diretto il capolavoro dei capolavori, ricordatelo che l’ha fatto solo per le scimmiette, che queste non si annoino e che gli portino un po’ di soldi.

tutto qui.

Intervista radiofonica con Gianluca Garrapa di PuntoRadio – Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri

25 venerdì Ott 2019

Posted by Daniele Germani in News, RECENSIONI POLVERE, stampa e media

≈ Commenti disabilitati su Intervista radiofonica con Gianluca Garrapa di PuntoRadio – Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri

Tag

BASAGLIA, best books, blog, books, come eliminare la polvere e altri brutti pensieri, INTERVISTA, LEGGE BASAGLIA, leggere, letteratura, letteratura contemporanea, letteratura contemporanea italiana, letteratura italiana, lettori, lettura, libri, PSICHIATRIA, psicologia, racconti, radio, RECENSIONE, romanzo, ROMANZO ITALIANO, romanzo psicologico, scrittura

Nel corso del programma radiofonico Radioquestasera, in streaming su PuntoRadioFM, ho avuto il piacere di chiacchierare con Gianluca Garrapa del mio secondo romanzo “Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri” e di altre cose molto interessanti.

Buon ascolto,

Daniele

La Lettrice Controcorrente recensisce Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri

09 mercoledì Ott 2019

Posted by Daniele Germani in News, RECENSIONI POLVERE

≈ Lascia un commento

Tag

BASAGLIA, blog, books, ilovebooks, LEGGE BASAGLIA, leggere, letteratura, letteratura contemporanea, letteratura contemporanea italiana, letteratura italiana, lettori, lettura, libri, psicologia, RECENSIONE, scrittura, topbooks

QUI LA RECENSIONE ORIGINALE

– Malinconia – 

Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri di Daniele Germani (Spartaco) è un libro che mi ha stupito, crudo a tratti, ma morbido e commovente quando serve,  racconta una realtà che fortunatamente non ho mai sperimentato.

Si potrebbe dire che una delle grandi protagoniste del romanzo è la pazzia,  ma io ci terrei a dire che forse, lo è anche l’atteggiamento della società nei confronti delle persone ritenute diverse.

Ci sono tre personaggi, l’uomo, la donna e il Pazzo. Non è stato subito chiaro cosa legasse queste persone, ci ho messo un po’ a capirlo perché all’inizio mi sono decisamente concentrata sull’ultimo: il Pazzo. Ad interessarmi soprattutto è tutto il contorno: sono i primi anni Ottanta e la Legge Basaglia è già entrata in vigore: i manicomi vanno chiusi e le persone abbandonate al proprio destino.  La vita all’interno dell’istituto, istituto in cui venivano rinchiusi davvero pazienti con malattie mentali serie, e altri solo perché diversi, omosessuali, rinnegati, non è per niente facile. La violenza è all’ordine del giorno. Chi mangia con la camicia di forza addosso, chi viene punito con la testa nel secchio (e da quel secchio non riemergerà mai), chi è costretto a sentire le urla, chi le botte… lo scenario è quello da film dell’orrore. Quando cominciano i lavori nella casa di cura si accende una speranza: i pavimenti finalmente puliti, le pareti ritinteggiate, la luce che irradia i corridoi  lucidi e silenziosi. Ma quell’ illusione di umanità si trasforma presto in una condizione di abbandono che ci stringe il cuore:

Forse non ci stavano mandando via, forse avevano capito che avevamo solo bisogno di tranquillità, di serenità, di non prendere bastonate per ogni cosa, di non avere la testa immersa in secchi di acqua gelida e soprattutto di non morire senza motivo. … Non avevamo bisogno di essere liberi. Avevamo bisogno di essere curati. Loro dicono liberi, ma oggi io dico abbandonati.

Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri - Daniele Germani - Edizioni SpartacoChi aveva la fortuna di avere una famiglia alle spalle è tornato a casa, e io non saprei dire se è stato un bene o un male. Chi invece non aveva nessuno… beh, si è ritrovato in mezzo a una strada, abbandonato appunto. Questo non è un romanzo, queste sono scene realmente avvenute e Germani ci restituisce le sensazioni, le paure delle persone che si sono ritrovate a vivere in una condizione simile: prima maltrattate poi dimenticate.

Qui il linguaggio è crudo, le immagini sono forti: siamo nella testa di un pazzo (davvero lo chiamiamo ancora così?) e niente viene filtrato.  Ma… quando siamo immersi in questo scenario, tra urla di pazienti, pillole che cadono e vengono inghiottite insieme allo sporco, il tintinnio delle sbarre, i lividi sulla pelle… abbandoniamo tutto e seguiamo i frammenti di vita degli altri due personaggi, così diversi dal Pazzo, così eternamente legati lui.

Sono due personaggi pieni di rimpianti , sono tutti venati di malinconia. Hanno qualcosa da rimpiangere: la donna sogna di tornare a suonare, l’uomo si pente di assomigliare così tanto ai suoi vestiti: grigi e spenti.  Ed è così che gradualmente abbandoniamo il clima di terrore della casa di cura e pensiamo irrimediabilmente alle nostre vite, per dirla con l’autore “C’è ancora tanto da scrivere”, anche e soprattutto per noi.

Il Pazzo non vuole dire addio ai propri granelli di polvere, sono l’unica cosa reale della sua vita. Sono i suoi compagni di viaggio, il suo porto sicuro… la sua malattia. Qui reale e immaginario si fondono, si mescolano, si confondono fino a non farci più capire cosa sia reale e cosa no.

Ho scoperto che il tempo si piega nei ricordi e non nelle ferite che la vita ti ha inflitto. Quelle restano, si trasformano, diventano alibi e verità manomesse dalle circostanze. Le mie, di circostanze, erano le più vere bugie che mi fossi mai detto, le menzogne più reali che nessuno mi avrebbe mai e poi mai potuto contestare.

Sono queste le parole di un ragazzo rimasto rinchiuso per vent’anni in un manicomio, mal curato (e forse non curato abbastanza) che rivendica la propria identità, che passa necessariamente da emozioni e sensazioni provate fino ad arrivare a quel rovesciamento della prospettiva che rischia di sconvolgerci perché mina le nostre certezze:

Cos’è il vero? Come fate a essere certi che il reale sia quello che state vivendo? Voi ora, adesso? Chi può assicurarvelo? Come fanno a essere false certe emozioni che ho provato?

Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri è…

Un libro ricchissimo. E’ una denuncia, la vita all’interno di alcune di quelle case dell’orrore rispecchia la realtà.  Un orrore che si riflette nei comportamenti di una società giudicante e disinteressata nei confronti del diverso. E’ un libro malinconico, perché vorremmo abbracciare questi personaggi schiacciati dal peso dei ricordi e incapaci, all’apparenza, di trovare una nuova via.  Ci sono tante cose in questo libro che ci riguardano. Non importa quanto distante sembri da noi la storia, in realtà parla con noi, di noi. E io alla domanda del Pazzo non so rispondere, perché la sua verità dovrebbe valere meno della mia?  E se lui avesse vissuto mille vite ricche di emozioni, avrebbe vissuto meglio di chi si è accontentato? Meglio di chi narcotizzato ha percorso lo stesso tracciato ogni giorno della sua esistenza? Ecco… se, se, se e ancora se.

Consigliato per chi ha voglia di una lettura tagliente, sfaccettata, profonda. Mettetevi in gioco perché Come eliminare la polvere e altri pensieri è un viaggio che vale la pena intraprendere, lasciando un po’ di certezze a casa.

 

* ACQUISTA LA TUA POLVERE E CERTI BRUTTI PENSIERI

* LEGGI UN ESTRATTO CLICCANDO QUI

* LEGGI TUTTE LE RECENSIONI CLICCANDO QUI

Due parole sulla presentazione di Feltrinelli Genova di Polvere

27 venerdì Set 2019

Posted by Daniele Germani in blog personale, News

≈ Lascia un commento

Tag

BASAGLIA, blog, books, FELTRINELLI, FELTRINELLI GENOVA, LEGGE BASAGLIA, letteratura, libri, PRESENTAZIONE, psicologia, scrittura

WhatsApp Image 2019-09-26 at 21.33.07
WhatsApp Image 2019-09-26 at 21.34.04
WhatsApp Image 2019-09-26 at 21.38.49

Ciao a tutti,

Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri – Romanzo forse è solo un prodotto commerciale, ma le persone che ieri hanno chiesto permessi dal lavoro, che sono rimaste nonostante il caldo asfissiante (l’aria condizionata, ahimè, non funzionava) ( e neanche l’ascensore) e che hanno attraversato la città solo per esserci, beh, queste persone meritano tutta la mia stima e ammirazione.

Il tempo è l’unico bene non ripetibile che possediamo davvero, quindi dedicarmi due o tre ore della vita, sia di persona che durante la diretta, è un gesto anche questo irripetibile, unico, meraviglioso.
Grazie per esserci stati. Sarete per sempre nei miei ricordi più belli.

Chi ci è stato e chi ha seguito la diretta Facebook, sa che la presentazione non è andata al meglio. Ho avuto un piccolo malore dato dalla mia malattia.
Non sto qui a specificare di cosa si tratti (anche se ne parlo sempre senza problemi e anche durante la presentazione l’argomento è stato ampliamente trattato).
Resta il fatto che sarebbe dovuto essere tutto più fluido, invece ho accusato molta confusione e purtroppo i convenuti hanno dovuto sorbirsi i miei silenzi, le mie parole confuse e tutto il resto.
Nulla di grave, va tutto bene, io ci sono abituato, poteva andare peggio 😉

Vorrei ringraziare alcune persone nello specifico.

Inizio con gli amici (veri e insostituibili) del Roma Club Genova, che hanno risposto presente in massa ed erano tutti lì. Grazie amici miei, se non ci foste stati voi, forse la mia crisi sarebbe stata peggiore. La vostra presenza mi ha dato la forza per continuare.

A Fede e Fede, Fede (anche se da lontano) ed Elisa e la piccola Aurora. La vostra presenza è stata fondamentale per me. Grazie

Un ringraziamento va anche a chi non è potuto esserci, ma ha fatto di tutto per sfidare i piccoli e grandi impedimenti e imprevisti che la quotidianità piazza sempre sui nostri passi.
Grazie, davvero. Ci vedremo per il terzo romanzo.

Massimiliano Salvo che ha pazientemente assecondato la situazione e superbamente condotto la presentazione. Grazie di cuore, spero di restare in contatto con te.

Tutti coloro che sono intervenuti nonostante io sia un perfetto signor nessuno. Grazie davvero, io scrivo per voi, non per me, e vedere tanti visi sconosciuti andare via con la copia del libro mi fa capire che c’è davvero bisogno di scrittori e di artisti, anche di bassissimo impatto mediatico come me.

Per concludere vorrei ringraziare la Edizioni Spartaco, la migliore casa editrice che potessi desiderare e Agenzia Letteraria Edelweiss, che mi supporta sempre e comunque.

Infine, il ringraziamento più dolce va a Marianna, mia moglie, che ha letto meravigliosamente (e restituendo a tutti l’emozione che per prima ha provato lei) tre passaggi del libro. Lei è il mio tempo, lei è ogni mio passo, ogni mio pensiero è colmo di quello che lei è per me.

Questa sarà la mia ultima presentazione, tranne quella che farò (ancora non so quando) a Colleferro, la mia città di origine presso, la Libreria Sangraal, che considero un po’ casa mia.

Non credo che scrittori sconosciuti come me possano permettersi certi spazi. Devo crescere e migliorare prima di poter affrontare tutto questo con serenità; il malore di ieri è dato da una serie di situazioni, tra le quali l’agitazione per questa presentazione.
Non posso permettermi di stare male, così male, per una cosa del genere. Se mai un giorno ci saranno le condizioni (e questo dipende solo da me e dalle mie capacità), allora incontrerò di nuovo in un evento pubblico le persone che rendono il mio scrivere qualcosa di vero, palpabile, di necessario.
Sino ad allora credo che parlare con chi ama il mio scrivere sia un gesto che merita un palcoscenico molto più intimo e ristretto.

Io vi ringrazio tutti, tutti nessuno escluso. Spero che leggerete presto “Polvere” e che non vi deluderà. Se mai dovesse accadere, ditemelo, fatemelo sapere, non esitate: si cresce solo a “schiaffi”.

Vi abbraccio tutti,
A presto,

Daniele Germani

FELTRINELLI GENOVA – Prima nazionale di COME ELIMINARE LA POLVERE E ALTRI BRUTTI PENSIERI

24 martedì Set 2019

Posted by Daniele Germani in News

≈ Lascia un commento

Tag

BASAGLIA, blog, books, FELTRINELLI, FELTRINELLI GENOVA, LEGGE BASAGLIA, leggere, letteratura, letteratura contemporanea, letteratura italiana, lettori, lettrici, lettura, libri, PRESENTAZIONE, psicologia, scrittori, scrittori italiani, scrittura, social

flayer feltrinelli 26 09 CORNICE DEF2

La S.V. è invitata alla prima nazionale di Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri – Romanzo

Sarà un evento molto importante per me e ho bisogno di tutto il vostro sostegno!

Sperio di vedervi quindi giovedì 26 settembre dalle ore 18 in po presso La Feltrinelli di Genova in via Ceccardi 16-24r.

A presentare l’evento sarà Massimiliano Salvo, giornalista di La Repubblica, con il quale sarà un piacere dialogare riguardo il romanzo.

Letture di Marianna Sulfaro

* LEGGI UN ESTRATTO CLICCANDO QUI
https://danielegermani.com/come-eliminare-la-polvere-e-altri-brutti-pensieri/leggi-alcuni-estratti/

* LEGGI TUTTE LE RECENSIONI CLICCANDO QUI
https://danielegermani.com/category/recensioni-polvere/

ESTERNO GIORNO – Liberi tutti

12 giovedì Set 2019

Posted by Daniele Germani in blog personale

≈ Lascia un commento

Tag

blog, books, ilovebooks, leggere, letteratura, letteratura contemporanea, letteratura italiana, lettori, lettrici, lettura, libri, racconti, romanzo, scrittori, scrittori esordienti, scrittori italiani, scrittura, scrittura creativa, social, topbooks

Ultimamente sto saturando la mia presenza su Facebook (e tutti i suoi fratelli) di info su come sta andando bene il mio romanzo, di come piaccia a tutti, di quanto sia stato fantastico scriverlo e pubblicarlo.

Però in molti dimenticano che noi scrittori “per passione” scriviamo nei ritagli di tempo, quando possiamo, quando i figli non piangono perchè ti distraggono e fin quando i nostri pazienti compagni di vita (mogli, mariti, genitori o coinquilini) davvero non ce la fanno più a vederci rintanati ore e ore a picchiare sulla tastiera o a passare decine di minuti a guardare nel vuoto immaginando trame, colpi di scena, personaggi e finali originali.

Noi scrittori per passione non portiamo il pane a casa con quello che scriviamo. Al massimo contribuiamo a sdradicare ancora un pezzetto di bosco con la carta che serve per stampare i nostri “capolavori”.

Però scriviamo perchè siamo certi che parlare a qualcuno tramite una storia sia l’unico (o almeno quello che sappiamo far meglio di altri) modo di potersi esprimere.

Io non scrivo perchè ho tanto tempo libero, perchè di tempo libero proprio non ne ho, non scrivo per un senso di rivalsa contro qualcosa o qualcuno, non scrivo neanche per garantire un futuro migliore a chissà chi.Io scrivo solo e soltanto perchè qualcuno mi fermi (su facebook, per strada, in qualche presentazione) e parli con me di quello che ho scritto, che mi dica cosa ne pensa e magari che non è d’accordo con il che, il cosa e il come di quello che ho scritto.
Noi scrittori “senza pane” non scriviamo per noi, scriviamo per voi.
Forse lo fanno anche quelli “con il pane”, non lo so, io non ne conosco, ma noi lo facciamo per farvi provare emozioni, per vedere lo stupore nei vostri visi, leggerlo nei vostri commenti, per capire se quello che abbiamo scritto è stato capito o non siamo stati bravi neanche a comunicare la metà del significato che volevamo dare.

Noi scrittori “senza pane” siamo molto molto stanchi a fine giornata, perchè dopo le sette/otto ore di lavoro, dobbiamo anche metterci lì a promuovere il nostro romanzo, ad organizzare presentazioni, a conoscere gente, ad invitarla agli incontri etc etc.
Non ci obbliga nessuno, è vero, ma facciamo tutto questo solo e perchè vogliamo che voi leggiate quello che abbiamo scritto in un anno, corretto in due e pubblicato in tre.

Grazie di esserci, lettori, altrimenti il nostro scrivere non avrebbe senso.
Però mi farebbe davvero piacere che fosse chiaro che tra una o dieci copie vendute in più, a noi non fa nessuna differenza, neanche un po’.
Cambia tutto invece tra una o dieci copie lette.

Leggete quello che comprate perchè lo abbiamo scritto, non solo tanto per, così potrete non essere d’accordo con quello che c’è in quelle pagine, ma succederà una cosa fantastica: saremo tutti un po’ più liberi.

A presto
Daniele

Seguimi anche su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram

Dal blog personale

  • Presentazione di “Polvere” sulla pagina di Libramente Caffè Letterario 23 giugno 2020
  • Azzurra Sichera di “Silenzio sto leggendo” recensisce COME ELIMINARE LA POLVERE E ALTRI BRUTTI PENSIERI 22 giugno 2020
  • 19/05/2020 h 18.00 in diretta su Book Advisor con Cinzia Orabona di Prospero / Enoteca letteraria 18 Maggio 2020

Polvere e brutti pensieri su Facebook

Polvere e brutti pensieri su Facebook

Seguici anche si Twitter

I miei Cinguettii

WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • COME ELIMINARE LA POLVERE E ALTRI BRUTTI PENSIERI
    • Segui assieme ad altri 76 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • COME ELIMINARE LA POLVERE E ALTRI BRUTTI PENSIERI
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...